Lassù, compreso tra il verde intenso delle alte valli ed il bianco-azzurro dei ghiacci perenni, ai piedi di una delle più imponenti montagne d’Europa, in estate si estende uno sconfinato e desolato interregno di roccia. Una mondo austero e dal fascino ancora primordiale, dominato da toni tetri e da forme ruvide, apparentemente inabitabile, eppure è qui che trova casa uno degli animali più affascinanti della fauna alpina, lo stambecco (Capra ibex). Attraversando questo aspro e sconfinato teatro alla sua ricerca, risalendo con fatica le grandiose morene, ogni singola pietra pare voler ricordare l’indole inospitale ed indomita del luogo. Ad interrompere questo ambiente inerte e minerale, figli dei grandi ghiacciai che in alto dominano la scena e magneticamente attraggono lo sguardo, ovunque prendono vita torrenti e cascate; la loro corsa verso valle si fa via via sempre più impetuosa, placata a volte d’improvviso, prima di riprendere con furia ancora maggiore la via obbligata della discesa, da placidi specchi d’acqua color smeraldo e turchese.
Da lontano si fa fatica ad individuare la presenza di questo straordinario animale, il suo manto bruno si fonde alla perfezione con le cangianti sfumature delle rocce del Rosa, spesso solo silhouette che si stagliano fiere al confine tra terra e cielo, interrompendo allo sguardo l’infinito scorrere verso valle del profilo della montagna, ne tradiscono la presenza. Tuttavia una volta avvistato ed avvicinato è impossibile non restare ammaliati dalla sua abilità nell’affrontare pareti a picco e terreni di fatto per chiunque altro inaccessibili. Manovre al limite della gravità, padroneggiate con abilita funamboliche, per la quotidiana ricerca del cibo, per il gioco dei più giovani, per confermare la propria supremazia sui rivali; basta davvero poco per comprendere chi è il vero signore di queste lande. E così, in questi ambienti solenni, di fronte a specie così particolarmente adattate, l’ego umana non può far altro che farsi da parte, lasciando spazio al disarmante stupore e ad una sempre rinnovata meraviglia nei confronti della Natura e delle sue infinite espressioni.