Il cielo è coperto di nuvole basse e plumbee, la temperatura prossima allo zero; le fredde folate che spazzano incessantemente la faggeta sembra quasi vogliano suggerire ciò che sta per accadere. Poco dopo il vento si placa ed ecco che timidamente iniziano a scendere i primi fiocchi, poi man mano la nevicata si fa più intensa e copiosa; la neve, pesante e bagnata, imbianca da subito il terreno ed i tronchi spogli dei faggi. Il paesaggio in breve tempo perde tutte le sfumature di colore tipiche dell’autunno inoltrato e si appresta ad assumere i tratti che lo caratterizzeranno per i prossimi lunghi mesi freddi. È la prima neve di quest’anno sui Monti Simbruini, l’ennesimo inarrestabile passaggio di consegne tra stagioni è compiuto.